17 aprile 2024 - "Espiazione" di Ian McEwan
Titolo: Espiazione
Autore: Ian McEwan
Anno di prima pubblicazione: 2001
Pagine: 388
In breve
A tredici anni un amore che sboccia può sembrare un plagio. Una ragazzina che assiste a una violenza può convincersi di aver riconosciuto il responsabile e far condannare un innocente, rovinandolo e rovinandosi. Perché tutta la vita sarà segnata dalle conseguenze. La ragazzina crescerà, diventerà una scrittrice, ma non si libererà del peso dell'ingiustizia inferta a un innocente, alla propria sorella innamorata e in fin dei conti anche a se stessa. (fonte ibs.it)
Discussione
Per alcune lettrici è stata una lettura impegnativa soprattutto nella prima parte: tanti personaggi, una scrittura poco lineare, descrizioni tropo dettagliate che rendono la scrittura un po' prolissa. Raccontare lo stesso evento dai diversi punti di vista ha confuso alcune ed annoiato altre.
Una lettrice in particolare ha ammesso di voler abbandonare a pagina 100 ma poi una anticipazione da parte della protagonista Briony di un successivo evento l'ha spinta ad andare avanti.
La seconda parte del romanzo in particolare degli eventi legati alla Seconda Guerra Mondiale sono stati generalmente ritenuti molto più interessanti.
Più di una lettrice ha sottolineato l'ottima costruzione dei personaggi soprattutto della loro psicologia.
Piace la bella scrittura e la perfetta costruzione del romanzo ma non tutte hanno apprezzato il colpo di scena finale, ritenuto un po' amaro. Alcune lettrici sostengono che sia stato più giusto il finale amaro invece del lieto fine, perché anche la vita in fondo è così.
Il personaggio di Briony da bambina risulta insopportabile ai più. Una lettrice, invece, fa notare, dopo l'iniziale antipatia, un sentimento di pena per questa bambina dotata di una grande fantasia ma sostanzialmente ignorata dalla famiglia e fondamentalmente sola.
Alcune lettrici fanno notare che sono tante le citazioni letterarie non dichiarate all'interno del romanzo: la madre di Briony ricorda tanto la Mrs Bennet di austeniana memoria che si lamentava costantemente per i suoi nervi, l'elaborazione psicologica dei personaggi ricorda in parte la Woolfe e in parte Joyce, la cugina della protagonista ricorda tanto Lolita di Nabokov, il capitolo du Dunkerque a una lettrice ha ricordato il racconto della Némirovsky della fuga da Parigi in Suite francese...
Una lettrice confessa di no averlo letto perché la storia le sembrava triste.
L’autore
McEwan nasce in Inghilterra nel 1948. E' scrittore e sceneggiatore britannico. Esordisce con due raccolte di novelle, Primo amore, ultimi riti (1975 - pubblicato da Einaudi nel 1979 con la traduzione di Stefania Bertola) e Tra le lenzuola (1978 - edito da Einaudi nel 1982 sempre con la traduzione della Bertola), che ritraggono, in uno stile raffinato e impersonale, situazioni quotidiane, dominate tuttavia dall’ossessione per il sesso e segnate dalla morte. Sesso, perversione e morte sono temi trattati anche nei primi romanzi, Il giardino di cemento (1978, portato sul grande schermo nel 1993 dal regista Andrew Birkin con la nipote Charlotte Gainsbourg e tradotto dalla Bertola per Einaudi nel 1980) e Cortesie per gli ospiti (The Comfort of Strangers 1981 - Eianudi 1983, tradotto in film nel 1991 dal regista Paul Schrader con Christopher Walken, Rupert Everett, Natasha Richardson ed Helen Mirren), e diventano una metafora del vuoto di valori del mondo contemporaneo. Nei romanzi successivi lo scrittore si interroga sulla natura delle relazioni e dei sentimenti, spesso estremi, nati in contesti esasperati. Bambini nel tempo (1988 - Einaudi traduzione di Susanna Basso): la scrittura nervosa e asciutta di McEwan si apre in questo testo a improvvisi lampi di suggestiva liricità. Lettera a Berlino (1990 - Einaudi, anocra tradotto da Susanna Basso), da cui John Schlesinger trasse nel 1993 il film The Innocent, con Anthony Hopkins e Isabella Rossellini. Del 1993 anche la storia di The Good Son di Joseph Ruben con Macaulay Culkin, Elijah Wood. Cani neri (1992) indaga invece l’impossibilità di conciliare religione e progresso scientifico, materialismo e metafisica. Si ricordano poi L’amore fatale (1997, Enduring Love) da cui l'omonimo film del 2004 di Roger Michell con Daniel Craig, Amsterdam (1998, Booker Prize), Espiazione (2001 Atonement - nel 2007 divenuto un film di Joe Wright con James McAvoy e Keira Knightley), Sabato (2005), Chesil Beach (2007 a breve un film con la regia di Sam Mendes e la sceneggiatura dello stesso McEwan). Del 2011 è Solar. Nel 2012 esce Miele. Alla sua produzione appartengono anche le raccolte di storie per bambini Rose Blanche (1985) e L’inventore dei sogni (1994). McEwan ha scritto anche per la televisione. Nel 2017 ha vinto il Premio Bottari Lattes Grinzane per la sezione La Quercia, intitolato a Mario Lattes (editore, pittore, scrittore, scomparso nel 2001), dedicato a un autore internazionale che ha saputo raccogliere nel corso del tempo condivisi apprezzamenti di critica e di pubblico.
Tra le sue recenti pubblicazioni ricordiamo: Nel guscio (2017), il racconto Il mio romanzo viola profumato (2018), Macchine come me (2019), Lo scarafaggio (2020) e Lezioni (2023). (fonte ibs.it)
Autore: Ian McEwan
Anno di prima pubblicazione: 2001
Pagine: 388
In breve
A tredici anni un amore che sboccia può sembrare un plagio. Una ragazzina che assiste a una violenza può convincersi di aver riconosciuto il responsabile e far condannare un innocente, rovinandolo e rovinandosi. Perché tutta la vita sarà segnata dalle conseguenze. La ragazzina crescerà, diventerà una scrittrice, ma non si libererà del peso dell'ingiustizia inferta a un innocente, alla propria sorella innamorata e in fin dei conti anche a se stessa. (fonte ibs.it)
Discussione
Per alcune lettrici è stata una lettura impegnativa soprattutto nella prima parte: tanti personaggi, una scrittura poco lineare, descrizioni tropo dettagliate che rendono la scrittura un po' prolissa. Raccontare lo stesso evento dai diversi punti di vista ha confuso alcune ed annoiato altre.
Una lettrice in particolare ha ammesso di voler abbandonare a pagina 100 ma poi una anticipazione da parte della protagonista Briony di un successivo evento l'ha spinta ad andare avanti.
La seconda parte del romanzo in particolare degli eventi legati alla Seconda Guerra Mondiale sono stati generalmente ritenuti molto più interessanti.
Più di una lettrice ha sottolineato l'ottima costruzione dei personaggi soprattutto della loro psicologia.
Piace la bella scrittura e la perfetta costruzione del romanzo ma non tutte hanno apprezzato il colpo di scena finale, ritenuto un po' amaro. Alcune lettrici sostengono che sia stato più giusto il finale amaro invece del lieto fine, perché anche la vita in fondo è così.
Il personaggio di Briony da bambina risulta insopportabile ai più. Una lettrice, invece, fa notare, dopo l'iniziale antipatia, un sentimento di pena per questa bambina dotata di una grande fantasia ma sostanzialmente ignorata dalla famiglia e fondamentalmente sola.
Alcune lettrici fanno notare che sono tante le citazioni letterarie non dichiarate all'interno del romanzo: la madre di Briony ricorda tanto la Mrs Bennet di austeniana memoria che si lamentava costantemente per i suoi nervi, l'elaborazione psicologica dei personaggi ricorda in parte la Woolfe e in parte Joyce, la cugina della protagonista ricorda tanto Lolita di Nabokov, il capitolo du Dunkerque a una lettrice ha ricordato il racconto della Némirovsky della fuga da Parigi in Suite francese...
Una lettrice confessa di no averlo letto perché la storia le sembrava triste.
L’autore
McEwan nasce in Inghilterra nel 1948. E' scrittore e sceneggiatore britannico. Esordisce con due raccolte di novelle, Primo amore, ultimi riti (1975 - pubblicato da Einaudi nel 1979 con la traduzione di Stefania Bertola) e Tra le lenzuola (1978 - edito da Einaudi nel 1982 sempre con la traduzione della Bertola), che ritraggono, in uno stile raffinato e impersonale, situazioni quotidiane, dominate tuttavia dall’ossessione per il sesso e segnate dalla morte. Sesso, perversione e morte sono temi trattati anche nei primi romanzi, Il giardino di cemento (1978, portato sul grande schermo nel 1993 dal regista Andrew Birkin con la nipote Charlotte Gainsbourg e tradotto dalla Bertola per Einaudi nel 1980) e Cortesie per gli ospiti (The Comfort of Strangers 1981 - Eianudi 1983, tradotto in film nel 1991 dal regista Paul Schrader con Christopher Walken, Rupert Everett, Natasha Richardson ed Helen Mirren), e diventano una metafora del vuoto di valori del mondo contemporaneo. Nei romanzi successivi lo scrittore si interroga sulla natura delle relazioni e dei sentimenti, spesso estremi, nati in contesti esasperati. Bambini nel tempo (1988 - Einaudi traduzione di Susanna Basso): la scrittura nervosa e asciutta di McEwan si apre in questo testo a improvvisi lampi di suggestiva liricità. Lettera a Berlino (1990 - Einaudi, anocra tradotto da Susanna Basso), da cui John Schlesinger trasse nel 1993 il film The Innocent, con Anthony Hopkins e Isabella Rossellini. Del 1993 anche la storia di The Good Son di Joseph Ruben con Macaulay Culkin, Elijah Wood. Cani neri (1992) indaga invece l’impossibilità di conciliare religione e progresso scientifico, materialismo e metafisica. Si ricordano poi L’amore fatale (1997, Enduring Love) da cui l'omonimo film del 2004 di Roger Michell con Daniel Craig, Amsterdam (1998, Booker Prize), Espiazione (2001 Atonement - nel 2007 divenuto un film di Joe Wright con James McAvoy e Keira Knightley), Sabato (2005), Chesil Beach (2007 a breve un film con la regia di Sam Mendes e la sceneggiatura dello stesso McEwan). Del 2011 è Solar. Nel 2012 esce Miele. Alla sua produzione appartengono anche le raccolte di storie per bambini Rose Blanche (1985) e L’inventore dei sogni (1994). McEwan ha scritto anche per la televisione. Nel 2017 ha vinto il Premio Bottari Lattes Grinzane per la sezione La Quercia, intitolato a Mario Lattes (editore, pittore, scrittore, scomparso nel 2001), dedicato a un autore internazionale che ha saputo raccogliere nel corso del tempo condivisi apprezzamenti di critica e di pubblico.
Tra le sue recenti pubblicazioni ricordiamo: Nel guscio (2017), il racconto Il mio romanzo viola profumato (2018), Macchine come me (2019), Lo scarafaggio (2020) e Lezioni (2023). (fonte ibs.it)